Senza occhi, mani e bocca di Paolo Budassi vince il premio Miglior Regia

UN RACCONTO SUL TEMA DELLA PEDOFILIA E DELLA VIOLENZA ALLE DONNE E LE CONSEGUENZE CHE NE DERIVANO DA UN PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO ED UMANO, PRIVANDO LA PROTAGONISTA DELLA PAROLA , PORTANDOLA ANCHE A VIVERE PER LA STRADA. SITUAZIONI DRAMMATICHE CHE  SUPERA, RICONCILIANDOSI ANCHE  CON LA SUA INFANZIA,   CON UN GRIDO DI RABBIA URLATO VERSO IL CIELO  DOPO IL RAPPORTO POSITIVO CON UNA PSICOLOGA CHE LE FA RIVIVERE IL PERIODO IN CUI VIVEVA FELICE CON LA MADRE  PRIMA DELL’INCIDENTE IN BICICLETTA AVVENUTO  DOPO LA VIOLENZA CARNALE SUBITA, CHE LE CAUSATO LA PRIVAZIONE DELLA PAROLA.

UN’OPERA ATTENTA ALLE PSICOLOGIE DEI PERSONAGGI ED AI MOMENTI IN CUI AVVENGONO I PASSAGGI DAL PRESENTE AL PASSATO CHE  SONO RACCONTATI CON TONI MISURATI MA INTENSI.

UN’OPERA SOSTENUTA DA UNA BUONA INTERPRETAZIONE, DA UN’ACCURATA FOTOGRAFIA E DA UNA MUSICA FUNZIONALE ALLA DRAMMATICITA’ DELLE SITUAZIONI RAPPRESENTATE CHE  INDICANO NEL REGISTA PAOLO BUDASSI UN SICURO TALENTO DEL CINEMA ITALIANO.  

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